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Dalle Alpi alla Sicilia, è il cammino più lungo d’Italia (e del mondo): itinerario tra natura e cultura

Sentiero Italia CAIDalle Alpi alla Sicilia, è il cammino più lungo d'Italia (e del mondo): itinerario tra natura e cultura - allhotel.it

Quasi 8000 chilometri tra natura, borghi e cultura: il Sentiero Italia CAI è un viaggio dentro l’anima del Paese.

C’è una linea silenziosa che attraversa l’Italia intera, dalla Valle d’Aosta fino alla Sicilia, passando per i boschi dell’Appennino, i crinali alpini, le coste e le isole. È il Sentiero Italia del CAI, un cammino escursionistico lungo quasi 8.000 chilometri, che si snoda per oltre 500 tappe toccando tutte le 20 regioni. Non è solo il più lungo del mondo, ma anche uno dei più complessi, profondi e simbolici. Unisce territori, persone, tradizioni, lingue e culture, mettendo in dialogo il passato e il futuro del Paese. Non è una semplice escursione: è una narrazione geografica, un racconto a piedi che intreccia identità locali, biodiversità e memoria collettiva.

Dall’idea di pochi visionari a un progetto nazionale di turismo lento

Il progetto nacque negli anni Ottanta, quando un piccolo gruppo di giornalisti ed escursionisti, tra cui Riccardo Carnovalini, immaginò un tracciato continuo lungo tutto l’arco montuoso italiano. L’idea era quella di camminare l’Italia, unendo le Alpi, gli Appennini e le isole maggiori. La prima versione prese forma nel 1995, con l’evento “CamminaItalia”, promosso dal Club Alpino Italiano. Allora il percorso superava già i 6.000 chilometri.

Sentiero Italia CAI

Dall’idea di pochi visionari a un progetto nazionale di turismo lento – allhotel.it

Dopo anni di abbandono e degrado, nel 2018 il CAI ha rilanciato l’iniziativa con un lavoro capillare: recupero dei sentieri, nuova segnaletica, sistemazione dei punti tappa e coinvolgimento delle sezioni locali. Il risultato è il Sentiero Italia CAI come lo conosciamo oggi: un’infrastruttura culturale ed ecologica, gestita da centinaia di volontari. Supportato anche dal Ministero dell’Ambiente, il progetto è oggi un esempio concreto di valorizzazione del territorio e di turismo sostenibile. Ogni chilometro racconta un’Italia diversa, spesso marginale, mai banale. Dai ghiacciai del Monte Bianco ai crateri dell’Etna, la varietà dei paesaggi diventa specchio della complessità nazionale.

È un cammino civile, prima ancora che fisico: chi lo percorre attraversa aree interne dimenticate, piccoli comuni, luoghi dove la presenza del camminatore stesso diventa occasione di scambio, memoria e incontro.

Un percorso di 500 tappe tra montagne, coste, siti UNESCO e aree sacre

Il Sentiero Italia collega 16 siti UNESCO, oltre 350 comuni, numerosi parchi nazionali e riserve naturali. Tocca monasteri millenari, castelli abbandonati, aree archeologiche, borghi silenziosi e piccoli paesi sospesi nel tempo. Alcuni tratti portano il camminatore attraverso paesaggi glaciali, altri lungo coste rocciose o foreste mediterranee, offrendo una delle più grandi biodiversità d’Europa.

Nel Friuli Venezia Giulia, il tracciato si chiude a Muggia, piccolo comune affacciato sull’Adriatico, dove il viaggio incontra il mare. Nel mezzo, sezioni alpine spettacolari, come quelle delle Dolomiti, dove le rocce cambiano colore al tramonto, o quelle del Gran Paradiso, con i pascoli alti e i rifugi solitari. In Toscana e Umbria, si cammina tra boschi sacri e borghi medievali, spesso fuori dai circuiti turistici. Nel sud, si affrontano gole di roccia, sentieri polverosi e salite ardue come quelle della Sila o della Barbagia, dove la natura domina ancora sull’uomo.

E poi la Sardegna, con le sue montagne aspre, e la Sicilia, dove il cammino passa per le colate laviche dell’Etna, si arrampica sulle Madonie e scende verso le coste ioniche, mescolando geologia estrema e storia millenaria. Ogni regione attraversata offre paesaggi unici, ma anche ritmi di vita, accenti e sguardi differenti, componendo una mappa umana e geografica del Paese.

Camminare sul Sentiero Italia significa anche fare i conti con se stessi, misurare il tempo, ascoltare, rallentare. Il percorso è pensato per essere modulare: lo si può intraprendere per qualche giorno o per mesi, scegliendo le tappe più adatte alle proprie capacità e ai propri interessi. Ogni tappa è una storia, ogni incontro un tassello del mosaico italiano.

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