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Se hai la targhetta vicino al bagaglio dovresti rimuoverla subito: non immagini quello che può accadere

targhetta bagaglioSe hai la targhetta vicino al bagaglio dovresti rimuoverla subito: non immagini quello che può accadere - allhotel.it

Sembra una scelta pratica, ma può ostacolare i controlli di sicurezza e mettere a rischio il tracciamento del bagaglio.

In molti lo fanno per abitudine. Si parte per un viaggio e si lega un nastro colorato o una targhetta decorativa alla valigia, convinti di renderla più riconoscibile sul nastro trasportatore. Un gesto che sembra innocuo, quasi furbo, utile per evitare scambi o errori quando tutte le valigie si assomigliano. Eppure, secondo quanto segnalano esperti aeroportuali e addetti ai controlli, questa pratica può causare problemi concreti, ritardi e persino il mancato imbarco del bagaglio.

Come nastri e accessori interferiscono con i sistemi automatici

Negli aeroporti di oggi, la gestione dei bagagli è sempre più affidata a sistemi automatici di smistamento. Quando si registra una valigia, questa viene identificata con un codice a barre o un’etichetta RFID, leggibile da scanner ottici ad alta precisione. Ogni borsa segue un percorso predefinito nei nastri interni dell’aeroporto, scansionata più volte prima di finire nella stiva dell’aereo. Ma il problema nasce proprio qui.

L’aggiunta di nastri colorati, fiocchi, adesivi, fascette, o qualunque altro oggetto non standard può ostacolare la lettura dell’etichetta ufficiale. In alcuni casi, il codice a barre risulta parzialmente coperto, oppure lo scanner rileva un’anomalia nella forma o nella superficie del bagaglio. Quando questo accade, il sistema non riconosce correttamente la valigia, la devia dal percorso automatico e la inserisce in una linea di controllo manuale.

targhetta bagaglio

Come nastri e accessori interferiscono con i sistemi automatici – allhotel.it

Il risultato? Tempi più lunghi, rischio di ritardo del bagaglio, e nei casi peggiori, possibilità che la valigia venga smarrita o imbarcata sul volo sbagliato. Tutto per un semplice nastro di stoffa, magari legato solo per vezzo o come segnale personale.

Gli operatori di sicurezza non vedono di buon occhio modifiche evidenti al bagaglio. Una valigia con accessori esterni può destare sospetti, essere fermata per controlli extra e far scattare procedure di verifica che richiedono tempo e personale. Se ogni viaggiatore personalizzasse la propria valigia con oggetti aggiuntivi, il rischio di interferenze sul tracciamento automatizzato aumenterebbe per tutti.

Come riconoscere la propria valigia senza correre rischi

È possibile distinguere il proprio bagaglio senza ricorrere a soluzioni che possano compromettere il suo imbarco? Sì, ed è più semplice di quanto si pensi. Anzitutto, è sempre meglio utilizzare solo etichette ufficiali, fornite dalle compagnie aeree, che sono progettate per essere lette facilmente dai sistemi. Aggiunte fai-da-te, se proprio necessarie, dovrebbero essere rimovibili e non coprire mai codici o superfici essenziali.

Una delle alternative più efficaci è scegliere una valigia con un design o un colore distintivo. Esistono modelli gialli, verdi, a righe, con stampe geometriche o disegni originali che si notano facilmente senza bisogno di accessori aggiuntivi. In alternativa, è utile fotografare il proprio bagaglio prima del check-in: in caso di smarrimento, mostrare un’immagine può aiutare il personale a identificarla più rapidamente.

Evitate anche adesivi decorativi o etichette personalizzate non previste. Anche questi, se posizionati male, possono ingannare i sensori ottici. Una valigia con troppi elementi estranei può mandare in confusione il sistema, farla deviare dal suo tragitto e bloccare il flusso automatico dei bagagli.

Infine, è bene ricordare che gli aeroporti non vedono di buon occhio bagagli modificati esternamente. In un contesto dove la sicurezza è prioritaria, ogni elemento non standard è valutato con attenzione. Meglio dunque viaggiare con bagagli essenziali, puliti, leggibili, che possano essere gestiti senza intoppi dai macchinari e dal personale. Perché a volte, anche un semplice nastro può trasformarsi in un ostacolo.

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