La Carta Acquisti INPS offre un contributo bimestrale per spese essenziali a famiglie e anziani con ISEE basso. Ecco requisiti, modalità di richiesta e vantaggi previsti.
In un contesto economico caratterizzato dall’inflazione e dall’aumento costante del costo della vita, molte famiglie e persone con redditi contenuti possono accedere a misure di sostegno economico poco conosciute ma fondamentali. Tra queste spicca la Carta Acquisti INPS, un aiuto concreto e stabile che garantisce un contributo di 80 euro ogni due mesi a chi possiede un ISEE basso. Nonostante la sua importanza, questa misura rimane spesso sottovalutata e poco utilizzata.
La Carta Acquisti INPS: un sostegno fondamentale per famiglie e anziani
La Carta Acquisti, disciplinata dal Decreto Legge n. 112 del 2008, è un beneficio economico rivolto principalmente a due categorie di cittadini: gli anziani con almeno 65 anni di età e i genitori di bambini fino a tre anni, purché in possesso di specifici requisiti reddituali. La carta funziona come una normale carta prepagata elettronica, utilizzabile negli esercizi commerciali che aderiscono al circuito Mastercard, come supermercati, farmacie e parafarmacie, nonché presso gli uffici postali per il pagamento delle utenze domestiche di luce e gas.
Il contributo ammonta a 40 euro mensili, accreditati ogni due mesi per un totale di 80 euro, somma che può essere impiegata esclusivamente per l’acquisto di beni di prima necessità, farmaci e prodotti sanitari, oltre che per il pagamento delle bollette domestiche. Oltre a questo, chi utilizza la carta può beneficiare di sconti dedicati in negozi convenzionati e accedere alla tariffa elettrica agevolata, un ulteriore vantaggio per contenere le spese familiari.
A partire dal 1° gennaio 2025, sono in vigore gli ultimi aggiornamenti ISTAT riguardanti gli importi di reddito e l’indicatore ISEE, fondamentali per stabilire l’accesso al beneficio. Per poter richiedere la Carta Acquisti INPS, l’ISEE del nucleo familiare non deve superare la soglia di 8.117,17 euro annui. Per i cittadini con più di 70 anni, il limite è elevato a 10.822,90 euro.

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Altri requisiti includono la residenza in Italia, la regolare iscrizione all’anagrafe e la cittadinanza italiana, comunitaria o, in alternativa, il possesso di permessi di soggiorno specifici come il permesso CE per soggiornanti di lungo periodo, o status di rifugiato politico o protezione sussidiaria.
È importante sottolineare che non possono usufruire del beneficio i nuclei familiari che risultano intestatari di più utenze elettriche o di gas, o proprietari di più di un autoveicolo, in quanto questi fattori sono considerati indicatori di capacità economica superiore.
La domanda per la Carta Acquisti può essere presentata in diversi modi, pensati per facilitare l’accesso a questo supporto economico:
- Online, attraverso il portale INPS, utilizzando SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Il sistema guida il richiedente passo dopo passo, garantendo una procedura semplice e veloce.
- Presso gli Uffici Postali abilitati o tramite un Centro di Assistenza Fiscale (CAF), dove personale dedicato supporta la compilazione del modulo e la verifica della documentazione.
Per completare la richiesta è necessario presentare un modulo specifico, accompagnato da un documento di identità valido e dall’attestazione ISEE aggiornata.
Dopo l’accettazione della domanda, la carta viene spedita direttamente all’indirizzo di residenza indicato nel modulo. L’attivazione del contributo avviene dal terzo giorno del mese successivo alla consegna, con ricariche bimestrali automatiche. La carta viene fornita con un codice PIN inviato separatamente, indispensabile per l’utilizzo presso i punti vendita e gli uffici postali.
La carta è completamente gratuita e non prevede costi di gestione o commissioni. È vietato cederla a terzi, e il titolare deve custodire con cura il PIN personale, che rappresenta l’unico mezzo di identificazione per gli acquisti.
In caso di smarrimento o furto, è possibile richiedere il blocco immediato della carta contattando il numero verde dedicato, attivo anche per chiamate dall’estero. Il credito residuo non utilizzato viene automaticamente trasferito su una nuova carta, che può essere richiesta presso gli uffici postali.
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