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Casa di famiglia, la soluzione per lasciarla ai figli prima dell’eredità: attenzione a questi passaggi

Casa di famiglia, la soluzione per lasciarla ai figli prima dell'ereditàCasa di famiglia, la soluzione per lasciarla ai figli prima dell'eredità-allhotel.it

C’è un modo per lasciare casa ai propri figli prima dell’eredità: ecco a quali dettagli è importante fare attenzione, nello specifico. 

Nel panorama della pianificazione patrimoniale italiana, una delle strategie più adottate per trasferire anticipatamente un immobile ai figli è la cessione della nuda proprietà. Questa procedura consente infatti di anticipare il passaggio della casa, mantenendo per sé il diritto di usufrutto, e rappresenta un’opportunità per ottimizzare la gestione fiscale e ridurre i rischi di contenziosi ereditari.

Cos’è la nuda proprietà e come funziona il trasferimento ai figli

La nuda proprietà consiste nella titolarità del diritto di proprietà sull’immobile, ma senza il diritto di usufrutto, ossia senza la possibilità di usarlo o ricavarne reddito. Chi dona la nuda proprietà mantiene quindi il diritto di abitare nell’immobile o di affittarlo fino alla sua morte o alla scadenza dell’usufrutto, che termina automaticamente in questi casi. A quel punto, il figlio, divenuto nudo proprietario, acquisisce la piena proprietà senza ulteriori oneri fiscali per successione.

Casa di famiglia, la soluzione per lasciarla ai figli prima dell'eredità

Casa di famiglia, la soluzione per lasciarla ai figli prima dell’eredità-allhotel.it

Questa modalità, molto diffusa nel 2025 secondo le analisi di Tecnocasa, è scelta principalmente da persone over 64 anni che desiderano ottenere liquidità senza lasciare la propria abitazione. I figli, invece, acquistano la nuda proprietà a un prezzo inferiore rispetto al valore di mercato poiché priva dell’usufrutto, realizzando così un investimento a lungo termine, spesso in vista della trasmissione generazionale.

Requisiti, procedure e tutela degli eredi legittimari

Per donare la nuda proprietà è necessario che donante e donatario abbiano piena capacità giuridica e che l’atto venga redatto in forma notarile con la presenza di due testimoni. È indispensabile inoltre rispettare le quote di legittima previste dal codice civile italiano, a tutela del coniuge e degli altri figli. Qualora la donazione ledessero queste quote, gli eredi legittimari potranno impugnare l’atto entro dieci anni dalla morte del donante, chiedendo la reintegrazione della propria quota ereditaria.

La trascrizione dell’atto nei registri immobiliari è obbligatoria per garantire efficacia verso terzi. Inoltre, è necessario valutare attentamente la presenza di eventuali vincoli sull’immobile (ipoteche, pignoramenti) che gravano sul nuovo nudo proprietario.

Costi, imposte e vantaggi fiscali della donazione della nuda proprietà

Dal 1° gennaio 2025, con le novità introdotte dal decreto legislativo n. 139/2024, l’imposta di successione viene calcolata automaticamente al momento della dichiarazione di successione. Tuttavia, il passaggio della nuda proprietà in vita comporta l’applicazione delle imposte di donazione, che variano in base al valore dell’immobile e ai rapporti di parentela.

Se l’immobile è destinato a prima casa, l’imposta è generalmente contenuta, mentre per altri casi può arrivare fino al 9%. La recente normativa consente di evitare la doppia imposizione, azzerando l’imposta di successione sul bene al momento della morte del donante, poiché il trasferimento della piena proprietà avviene automaticamente.

Dal punto di vista fiscale, questa soluzione permette anche di pianificare il passaggio generazionale in modo più efficiente, proteggendo il patrimonio immobiliare familiare e garantendo una fonte di reddito aggiuntiva in età avanzata.

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