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Città più maleducate d’Italia: non hai la più pallida idea di qual è sul podio

città maleducate cittadini italiaQuali sono le città più maleducate d'Italia - www.allhotel.it

Un recente studio condotto dall’azienda Preply ha rivelato una classifica sorprendente sulle città più maleducate d’Italia, basata sulle percezioni dei loro stessi abitanti.

L’analisi non solo individua le città meno accoglienti sotto il profilo del comportamento sociale, ma approfondisce anche le ragioni e i gesti considerati maggiormente fastidiosi nel contesto urbano italiano.

La ricerca ha coinvolto 1.558 partecipanti che hanno espresso la propria opinione su 19 città italiane, valutando una serie di comportamenti definiti maleducati.

La classifica delle città meno educate secondo i residenti

Tra questi, oltre ai classici esempi di scortesia come non rallentare per far attraversare i pedoni o saltare la fila, sono stati presi in considerazione anche atteggiamenti più moderni come l’uso costante del cellulare in pubblico, che contribuisce a creare distanze sociali e tensioni.

Secondo gli abitanti, la città meno educata è Taranto, seguita da Torino e Trieste, che completano un podio inaspettato rispetto agli stereotipi comuni. D’altro canto, la città ritenuta più educata è Venezia, anche se questa percezione cambia se si considerano le opinioni di tutti i partecipanti, residenti e visitatori: in questo caso, infatti, Venezia risulta la più maleducata, insieme a Catania e Parma.

Venezia: un caso emblematico di maleducazione dovuta al turismo

Il dato più eclatante riguarda proprio Venezia, una delle mete turistiche più iconiche al mondo, che però si posiziona come la città più maleducata secondo la media generale delle opinioni. Questo fenomeno è attribuibile in gran parte all’enorme afflusso turistico: con circa 60 mila residenti e 13 milioni di turisti all’anno, la densità quotidiana di persone supera le 90 mila unità in uno spazio limitato di 8 km². Tale sovraffollamento genera inevitabilmente disservizi e un aumento dello stress, che si traduce in comportamenti meno cortesi sia da parte dei visitatori sia degli stessi residenti.

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Il caso più eclatante è Venezia – www.allhotel.it

Le amministrazioni locali stanno implementando nuovi piani di gestione del flusso turistico proprio per migliorare la qualità della vita degli abitanti e l’esperienza dei visitatori, un segnale importante che potrebbe ridurre nel tempo queste criticità.

Tra i comportamenti analizzati, oltre all’uso inappropriato del cellulare, figurano anche la mancanza di rispetto verso gli spazi altrui, la rumorosità e la scortesia nei confronti del personale di servizio, fino alla riluttanza nel lasciare la mancia. Sorprendentemente, alcune città del Sud come Napoli e Palermo mostrano un livello di maleducazione inferiore alla media, dimostrando una maggiore accoglienza nonostante l’elevata densità di popolazione.

Le città più educate risultano essere Padova, Firenze, Modena e Verona, tutte località del centro-nord con un’alta qualità della vita. Altre peculiarità emergono a livello territoriale: a Trieste, ad esempio, si registra il primato nell’uso del cellulare in pubblico e nella difficoltà a far passare altre auto, mentre a Catania si evidenzia un’elevata rumorosità e scarso rispetto degli spazi personali. Genova si distingue per la tendenza a guardare video in pubblico, mentre a Brescia si nota una maggiore chiusura verso gli estranei.

L’analisi sottolinea come il 47% degli atteggiamenti maleducati non sia esclusivo dei residenti, ma piuttosto diffuso tra tutte le persone che si trovano in un determinato luogo, siano esse turisti o visitatori occasionali. Nel caso di Venezia, quindi, la percezione di maleducazione riguarda tanto i veneziani quanto chi vi transita temporaneamente.

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