News

Rottamazione quater, spunta il calendario ‘invisibile’: cosa cambia davvero per le rate 2026

Rottamazione quater: cosa cambia e per chi nel 2026Rottamazione quater, spunta il calendario ‘invisibile’: cosa cambia davvero per le rate 2026 -allhotel.it

La rottamazione quater è un tema centrale per numerosi contribuenti italiani, soprattutto in vista delle scadenze di pagamento previste per il 2026.

Dopo l’ultima rata molti contribuenti si trovano ora a dover affrontare una serie di appuntamenti fondamentali nel prossimo anno, in attesa della prossima rottamazione quinquies, prevista dalla legge di bilancio 2026.

Al momento della presentazione della domanda per aderire alla rottamazione quater, i contribuenti potevano scegliere fra due modalità: il pagamento in un’unica soluzione oppure un piano di rateizzazione.

Rottamazione quater, spunta il calendario ‘invisibile’: cosa cambia davvero per le rate 2026

Per chi aveva aderito sin dall’inizio, il piano poteva prevedere fino a un massimo di 20 rate, mentre per coloro che erano decaduti dal beneficio e avevano richiesto la riammissione, il massimo scendeva a 10 rate, sempre con la possibilità di saldare tutto in un’unica trance.

Rottamazione quater: novità 2026

Rottamazione quater, spunta il calendario ‘invisibile’: cosa cambia davvero per le rate 2026-allhotel.it

Questa struttura ha garantito una certa flessibilità, ma ha anche imposto un rigido rispetto delle scadenze, elemento cruciale per mantenere i benefici della sanatoria, ossia la riduzione o cancellazione di sanzioni e interessi. Le prossime scadenze da tenere in considerazione per il 2026 sono:

  • 28 febbraio 2026
  • 31 maggio 2026
  • 31 luglio 2026
  • 30 novembre 2026

A queste si aggiunge l’appuntamento slittato al 9 dicembre 2025, risultato della proroga legata ai giorni festivi e al margine di tolleranza previsto per i pagamenti.

Un aspetto fondamentale da considerare nella gestione delle rate è il cosiddetto calendario “invisibile”, ovvero il sistema di regole che anticipa o posticipa le scadenze in base a weekend, festività nazionali e ai cinque giorni di tolleranza introdotti dalla normativa. Le principali regole applicate sono:

  • Se la scadenza cade in un giorno non lavorativo (sabato, domenica o festività), il termine si sposta al primo giorno lavorativo successivo.
  • Il contribuente ha un margine di cinque giorni di tolleranza per effettuare il pagamento senza perdere il diritto ai benefici.

Ad esempio, la rata con scadenza originaria il 30 novembre 2025, cadendo di domenica, è stata posticipata a lunedì 1 dicembre 2025. Considerando i cinque giorni di tolleranza, il termine ultimo è stato spostato a martedì 9 dicembre 2025, giorno in cui si conclude il periodo utile per evitare la decadenza.

Le altre scadenze 2026 seguono lo stesso schema: quella del 28 febbraio slitta a lunedì 2 marzo con ultimo termine il 9 marzo; quella del 31 maggio a lunedì 1 giugno con termine ultimo l’8 giugno; mentre la rata del 31 luglio resta al 31 luglio con tolleranza fino al 5 agosto. Infine, la scadenza del 30 novembre 2026 si mantiene al 30 novembre, ma il termine ultimo per il pagamento è lunedì 7 dicembre, prima dell’Immacolata.

Change privacy settings
×